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ToggleSemplificazione, efficientamento della produttività, abbattimento degli errori, riduzione dei costi e incremento della sicurezza. Questi sono alcuni dei vantaggi che l’automatizzazione dei processi produttivi può produrre per le aziende, e le imprese italiane lo hanno già capito.
A dimostrarlo sono i dati pubblicati in due diverse ricerche condotte dall’agenzia di ricerca OnePoll, nel 2019 e nel 2022, su commissione di Reichelt Elektronik, uno dei più grandi distributori europei online di elettronica e tecnologie IT.
Quanto emerge dalla comparazione delle due ricerche è il trend in costante crescita per le imprese manifatturiere italiane che fanno sempre maggiore affidamento sulla robotica collaborativa.
Oggi le aziende che sfruttano i vantaggi di queste innovazioni arrivano a essere ben l’82% di quelle intervistate, a fronte del 69% rilevato nel 2019.
I dati rilevati da Reichelt Elektronik e OnePoll nel 2019.
La ricerca condotta nel settembre 2019 su un campione di 100 aziende italiane evidenziava già come la domanda di automazione all’interno delle aziende avesse un andamento crescente, facendo presagire che sarebbe potuto essere uno dei trend principali del 2020.
Già nel 2019, secondo i dati raccolti da OnePoll, il 69% delle aziende intervistate dichiarava di avere in programma l’acquisto di nuove tecnologie e progettava di incrementare il livello di automazione nell’arco dei successivi 12 mesi, mentre più di metà del campione sondato si avvaleva da tempo di robot in diversi ruoli.
Tra i principali fattori, che la ricerca ha rilevato quali determinanti nella scelta delle imprese di automatizzare i propri processi produttivi grazie ai robot, ci sarebbero stati, nel dettaglio:
- Aumento della produttività (dichiarato dal 54% delle aziende intervistate);
- Riduzione degli errori (dichiarato dal 39% delle aziende intervistate).
Questo dimostra come già da tempo le aziende avessero compreso il fondamentale contributo che l’automazione apporta, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi e del tempo impiegato in attività ripetitive.
Tra le imprese intervistate, nel settembre 2019, e, specificamente tra quelle che già avevano adottato soluzioni robotiche per l’automazione, spicca infine anche il non trascurabile elemento persuasivo della sicurezza.
Il 55% di esse aveva infatti dichiarato di aver puntato sulla robotica principalmente per garantire una maggiore protezione e sicurezza ai propri dipendenti, evitando loro attività pericolose per la salute e l’incolumità fisica.
La ricerca del 2022 e il successo della robotica collaborativa
Robotica collaborativa è interazione uomo-macchina a un livello complementare inedito. Lo hanno capito bene anche le industrie italiane, accogliendo con entusiasmo un’innovazione per l’automatizzazione dei loro processi produttivi che abbatte i limiti della robotica classica.
A differenza dei classici robot industriali, infatti, i Cobot (collaborative robot) sono progettati per lavorare in modo sinergico e, dunque, a stretto contatto, anche fisico, con l’uomo. Le linee robotizzate classiche, per questioni di sicurezza, lavorano invece dietro a recinzioni o barriere e, nonostante tutto, non garantiscono lo stesso livello di sicurezza e di efficienza.
Un esempio è certamente il nostro rivoluzionario todrobot TR1, Cobot dotato di visore 3D e IA On Board, che lo rende capace di interagire autonomamente con lo spazio circostante.
Quello della robotica collaborativa è dunque certamente un comparto in cui investire.
Lo dimostrano ancora una volta i dati raccolti dalla ricerca di OnePoll e Reichelt Elektronik che, nel 2022, si è spinta oltre il lavoro condotto 3 anni prima, intervistando un campione di oltre 1.500 aziende del settore manifatturiero, di cui 250 sul territorio italiano, sul tema della robotica collaborativa.
Il 32% delle aziende manifatturiere afferma di utilizzare attualmente i cobot; il 28% dei rispondenti, invece, ha in programma l’implementazione della robotica collaborativa entro i prossimi 12 mesi.
Questo il dato più rilevante che va sommandosi agli altri, fotografando un contesto di consolidamento della tendenza prevista nel 2019.
Le ragioni di una così accelerata penetrazione della robotica, tra le aziende italiane, sono sempre specificate nei risultati della ricerca e riguardano prevalentemente l’efficienza e la competitività.
Il 46% delle aziende manifatturiere italiane, rispondenti al sondaggio, ha infatti affermato che l’utilizzo dei robot ha consentito loro di aumentare la competitività aziendale, delineando uno scenario in cui l’82% dei rispondenti dichiara di avvalersi della robotica e di avere fiducia in essa.
Un dato che aumenta ancora se si circoscrive l’indagine alle piccole e medie imprese manifatturiere italiane. Tra quelle che contano tra i 50 e i 249 dipendenti, ben il 90% ha dichiarato di aver già implementato un processo di automatizzazione robotica.
Altri interessanti dati emersi dalla ricerca di OnePoll danno inoltre un quadro delle principali attività per le quali le aziende utilizzati i robot:
- produzione (55% delle aziende);
- preparazione di materiali destinati alla produzione (48% delle aziende);
- logistica di magazzino o operazioni di imballaggio (46% delle aziende).
A queste si aggiunge infine un 57% di rispondenti al sondaggio che hanno affermato di fare affidamento sulla robotica per sollevare i dipendenti da incarichi fisicamente pesanti e sfidanti, oppure ripetitivi (49%).
Previsioni azzeccate.
«Grazie all’automazione e alla robotica, molte delle attività potranno essere eseguite in maniera più rapida ed efficiente. Nonostante molte sfide, siamo convinti che il processo di automazione e l’utilizzo di robot si confermerà come il principali trend del 2020. Il mercato si sta sviluppando molto velocemente e sono sempre di più le soluzioni accessibili anche per le medie imprese».
Così aveva commentato Tobias Thelemann, Product Manager di Reichelt Elektronik, all’indomani della pubblicazione dei dati emersi dalla ricerca commissionata a OnePoll.
Una previsione che, alla luce dei risultati della ricerca condotta nel 2022, si è rivelata completamente azzeccata.
«La robotica ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni, diventando più piccoli, compatti, intelligenti e soprattutto versatili. I cobot, in particolare, vengono accolti con favore dalle piccole e medie imprese grazie alla loro flessibilità, supportandole ad aumentare la loro produttività».
Queste, a 3 anni dalle dichiarazioni precedenti, le parole dello stesso Tobias Wölk che non ha dunque mancato di riconoscere il grande ruolo della robotica collaborativa nell’affermazione di questo trend.
«I cobot – ha infatti concluso il Product Manager di Reichelt Elektronik – offrono alle aziende un ampio ventaglio di opportunità, supportando i dipendenti nelle sfide imposte oggigiorno dalla produzione».